Domani si chiude con il Derthona. La presentazione di Ezio Rossi: «Una stagione che resterà nel cuore di tutti noi»

Domani alle 16:00 al “Franco Ossola” è in programma l’ultima giornata del campionato di Serie D. Ospite del Città di Varese sarà l’HSL Derthona, compagine che precede il Città di Varese di 2 punti a quota 44 in classifica. All’andata fu vittoria biancorossa per 1-0 firmata da Romeo.

Alla vigilia del match l’allenatore Ezio Rossi ha incontrato, come di consueto, i giornalisti per presentare l’incontro: «È l’ultima partita ma le motivazioni non ci mancano affatto: vogliamo vincere davanti ai nostri tifosi e provare a chiudere quattordicesimi. A livello di formazione probabilmente non ci sarà Gazo mentre tornerà Disabato per la panchina; in campo sicuramente Aprile in difesa e Sow davanti saranno in campo dal primo minuto».

Domani si concluderà una stagione che, soprattutto per il doppio stop per il Covid, è stata a tratti complicata. «Negli almanacchi restano le vittorie ma questa stagione resterà nel cuore di tutti noi perché è stato fatto qualcosa di speciale. I ragazzi non hanno mai mollato e la fiducia non mi è mai mancata: li vedevo allenarsi bene in settimana ed ero certo che ce l’avremmo fatta». Lo sprint finale (19 punti nelle ultime 10 giornate) ha portato il Città di Varese a raggiungere la salvezza con quattro giornate di anticipo. «Queste ultime partite mi hanno lasciato due sensazioni: rammarico e consapevolezza. Rammarico per quello che avremmo potuto fare ma anche la consapevolezza che se abbiamo questa classifica vuol dire che ci abbiamo messo un po’ del nostro. Due mesi fa salvarsi senza playout pareva impossibile, invece ce l’abbiamo fatta e oggi saremmo salvi anche senza il cambio del regolamento. Le prestazioni ci sono sempre state, anche quando i risultati non arrivavano. Cosa è mancato? Un bomber di razza, ma in Serie D avere delle certezze sugli attaccanti è difficile: bisogna prenderli nella loro stagione giusta». Per finire: «Abbiamo creato uno zoccolo duro di ragazzi, con principi sani, che hanno sempre dimostrato attaccamento alla maglia».